YOU&I
( inspired by Iu’s You and I )

di Ellen


My heart is overwhelmed, it’s sad
Please wait a bit more and wait for me
You and I, we can’t be right now
I want to push on the clock even more but
in the future, which you will be in
Please call out my name …

 

Fine ‘800, in un paese del sud della Francia

-Marina… non doveva essere così… - sussurrò con voce rotta dal dolore, accarezzando con dita tremanti l’amato volto del ragazzo … -Avevi detto… -deglutì dolorosamente mentre le lacrime scendevano impietose lungo le sue guance … - …che in questa vita … saremmo stati assieme … -
Marina si avvicinò alla fanciulla inginocchiata a terra e accasciata disperata sul letto del giovane ormai privo di vita … -Mi dispiace Françoise…doveva essere così ma… -
-Ma cosa? - si voltò bruscamente verso di lei, guardandola straziata e arrabbiata … -Mi avevi promesso che almeno in questa vita io e Joe saremmo vissuti felici assieme! E invece … - girò di nuovo il volto verso di lui … - … non è stato così… Joe è morto … ed io sono rimasta sola… -stravolta, scosse la testa…-Che è accaduto Marina? Perché è andata così? Perché Il mio amato Joe non c’è più? –
La giovane dai bei lineamenti esotici abbassò lo sguardo e sussurrò debolmente…-L’unica cosa che posso pensare è che sia cambiato qualcosa nel passato e questa ne sia stata la conseguenza...è l’unica spiegazione plausibile, ma … non so dirti altro… - concluse mesta ed impotente…
Riflettendo sulle sue parole e continuando ad osservare ipnotizzata il viso di Joe, Francoisè restò un lungo attimo in silenzio e poi, mormorò sovrappensiero …-…qualcosa nel passato? –
L’altra annuì …-Non so cosa sia potuto accadere, ma ha comportato un grosso cambiamento …nella vostra vita e non solo…-
Inspirò profondamente…-Che conseguenze avrà sul futuro della nostra gente la sua morte …? -
-Purtroppo, cambieranno molte cose… -
-Quali. - chiese perentoria …
-Sai che non posso rivelartelo Françoise… ti ho già detto troppo … sia adesso che in passato… -
-Sì, lo so … e so anche che me le hai dette solo perché, in questa vita, ho memoria delle passate altrimenti, non lo avresti fatto. -
-Sì, è così … perciò comprenderai il motivo per cui non posso dirti altro. -
-Marina… sii onesta: il fatto che tu mi abbia rivelato quei dettagli dell’attuale vita… -chiese timorosa … -…può aver influito in qualche modo su ciò che è accaduto? Voglio dire … la conoscenza da parte mia di fatti futuri può essere stata la causa della sua… -
-No. Non c’entra nulla. -l’assicurò con fermezza.
La giovane annuì, accarezzando il volto di Joe…-Amore mio … non è giusto quello che è successo… io e te dovevamo avere una vita felice…l’uno al fianco dell’altro…- sospirò mesta … -...se solo potessi cambiare il destino…se solo potessi…-si interruppe bruscamente, riflettendo… - …cambiare il passato… - ma appena pronunciò quelle parole, illuminata da un’idea insana, sgranò gli occhi e, felice, si avvicinò a lui e lo baciò, esordendo … -Amore mio! Ti farò tornare in vita! -
Sentendo le parole di Françoise, Marina si irrigidì e inconsciamente balbettò il suo nome …-Fran – Françoise…-
 -Sì! Joe tornerà in vita! - asserì la giovane con fermezza, alzandosi di scatto in piedi …
-Ma Françoise? ! Cosa…?!-
-Con la morte di Joe, anche se tu non me lo vuoi dire, ci saranno gravi conseguenze e questo non deve accadere! - si voltò quindi verso di lei … - Lo sappiamo entrambe, Marina: in ogni vita che abbiamo vissuto, Joe è stato colui che ha portato pace ed equilibrio tra le persone. La sua morte implica troppo dolore per l’umanità e … -fece una pausa, voltandosi per guardarlo nuovamente …-…la mia vita…senza di lui … è inutile…perciò, porrò rimedio all’errore avvenuto nel passato. -
-Françoise...no! Non puoi! -
-Invece sì …e tu sai bene che posso…e che lo farò. -
-Françoise! –
-Non puoi fermarmi Marina. -concluse risoluta -Riporterò in vita Joe. Ad ogni costo. –
-Françoise…-
La ragazza piegò le labbra in un debole sorriso…-Non ti preoccupare Marina…so perfettamente a cosa vado in contro … e so che prezzo dovrò pagare …- chiuse gli occhi ed inspirò profondamente, riaprendo le palpebre ...- …la sua vita è troppo importante per tutti…e poi … e poi…io e lui ci incontreremo di nuovo in un’altra vita e…chissà…magari, la prossima sarà la volta in cui staremo insieme in quel lasso di tempo che gli esseri umani chiamano per sempre… -
Marina era dispiaciuta per lei e per l’inevitabile dolore che stava vivendo, ma non poteva fare nulla perché tutto era già stato scritto e niente si poteva ormai cambiare …
-Dimmi Marina … perché il destino del mondo grava sulle nostre spalle e ci impedisce di amarci? -chiese frustrata, scoppiando in lacrime … -Ti prego … spiegami perché, un amore talmente grande e forte, in grado di attraversare addirittura le barriere del tempo, è destinato ogni volta a tanta sofferenza? È così ingiusto tutto ciò! -
-Mi dispiace Françoise…io non ho risposta di questo …so solo che così è stato deciso … l’intera umanità … in questa vita…e nelle prossime… dipende da voi due … -
-No… -scosse la testa … -… dipende solo da lui. Ed è per questo che lo devo far tornare in vita. – e così dicendo, uscì risoluta dalla stanza mortuaria e se ne tornò a casa mentre Marina, rimasta lì, confessava al corpo ormai privo di vita di Joe la triste verità … -Il destino dell’umanità dipende da voi due e dalle vostre scelte e … anche in questa vita è così … per questo, per l’ennesima volta, dovrete compiere il sacrificio di stare separati … - sospirò mesta … -Mi dispiace Joe: ho mentito a Françoise… fin dall’inizio sapevo già che neanche in questa vita sareste stati assieme,  ma era necessario che io lo facessi … affinché le cose andassero in questo preciso modo … -allungò una mano verso il suo volto e lo accarezzò con la stessa amorevolezza con cui una madre avrebbe accarezzato il viso del proprio figlio … -Ti prometto però, che nella prossima vita, seppur non semplice, resterete allungo assieme e lotterete l’uno accanto all’altra per la pace nel mondo… -

 

-Marito mio, dovreste dire qualcosa a vostra figlia! … ormai, sono due giorni che è rinchiusa in quella stanza in fondo al campo di grano … senza mangiare e senza dormire … così si ammalerà! –
L’uomo sospirò mestamente, annuendo…
-Madre, dal tono che usate sembra quasi che non comprendiate lo stato d’animo di vostra figlia … - le fece notare con grande disappunto Jean, il loro primo genito … -Eppure, da donna, dovreste capire il suo immenso dolore. - si alzò da tavola con sguardo triste … -Ha perso l’uomo che amava … l’uomo che avrebbe sposato da qui a pochi mesi … come fate a prentendere che si comporti come sempre? …come se niente fosse? –
-Figlio mio, non pretendo che si comporti come se niente fosse … ma da madre non voglio vederla star male!-
-Ma è impossibile! E lo sapete anche voi! -
-Jean. – lo ammonì in modo brusco il padre…-Porta rispetto a tua madre. –
-Ma padre! Non fa altro che lamentarsi del comportamento di Françoise invece di comprenderla e di starle accanto! -
-Non è così. –
-Padre! -
-Taci! - gridò deciso … -Tu non sai il dolore che prova un genitore nel vedere il proprio figlio soffrire così tanto! Tua sorella non vuole nessuno accanto e tua madre non può far niente né risolvere la situazione! Può solo preoccuparsi della sua salute … e cercare di vegliare su di lei come può. -
-Mi dispiace padre, ma non mi trovo d’accordo con voi! - e senza aggiungere altro, il ragazzo lasciò infastidito la cucina e si diresse verso la stanza in fondo al campo di grano …

 

-Françoise... –mormorò timoroso…
-Jean, sei tu! - esclamò contenta, vedendolo entrare …
Annuì, guardando confuso e interdetto la sorella che, affaccendata, stava montando scrupolosamente degli ingranaggi in acciaio dentro una sorta di cabina in legno e metallo … -Sorellina mia … che stai facendo? -
-Sto finendo di lavorare al mio vecchio progetto! –
-Quello che avevi iniziato con il vecchio Gilmore? -
-Sì! -
-Ma … -
-Prima che il vecchio Gilmore morisse, gli promisi che lo avrei finito! E questo è il momento per farlo! -
-Ma dopo ulteriori studi che avevi fatto, eri giunta alla conclusione che era un progetto troppo pericoloso! E che l’uso sbagliato e incontrollato dell’alchimia su questa macchina poteva portare a gravi conseguenze! –
-Sì, lo so … ed è così, ma … -fece una pausa, stringendo un bullone … -…ormai non ha più importanza … -
-Françoise… -
La ragazza sospirò e poi, guardandolo, sorrise … -Ormai è quasi finita … questione di poche ore e … -
- … te ne andrai … - concluse Jean, comprendendo subito le sue intenzioni …
-Jean … io … -
Scosse la testa … -Non dire nulla … tanto lo so che è così … te ne andrai e non ti rivedrò … -
Mesta, la ragazza abbassò gli occhi … -Mi dispiace, ma devo farlo … questo è il mio destino … -
-Il tuo destino? – chiese sconvolto … - Dici sul serio? Pensi veramente che sia così? Pensi veramente che Joe sarebbe felice di questa tua scelta? –
-Probabilmente no! Ma non sarebbe felice neanche di sapere che la sua amata possa finire nelle mani di colui che vuole renderci tutti schiavi e contro cui si è sempre opposto! -
-Ti riferisci a Skull? –
-Sì. Lo sai: Joe ha sempre lottato contro le sue brame di potere e i suoi soprusi! E adesso che lui non c’è più … Skull farà ciò che vuole della nostra gente e … di me … – trattenne il respiro, sentendo un brivido di terrore percorrerle la schiena …
-Françoise … -
-Jean, mi dispiace … ma io devo far tornare in vita Joe ed impedire a Skull, che l’ha ucciso per i suoi meschini interessi, di farci diventare una massa di schiavi senza dignità! -
Il ragazzo la guardò con disappunto … -Perché parli così, sorella mia? Skull non centra con la morte di Joe! È stato solo un incidente! Anche Jet, migliore amico e braccio destro di Joe, che ha assistito alla scena, lo ha affermato! Joe è caduto e ha battuto la testa contro quel masso perché il suo cavallo si è imbizzarrito di fronte ad un cinghiale durante la battuta di caccia! Skull non è responsabile! Non era neanche presente! –
-No! Non è così!  Sono sicura che lui abbia organizzato tutto per ucciderlo! -
-Sorella mia! Ma cosa stai dicendo? Stai farneticando! È stato solo un malaugurato caso del destino! -
-No! Ne sono sicura! Skull c’entra in qualche modo con la morte di Joe! Non so come sia riuscito a mandargli in contro quella bestia selvaggia, ma sono sicura che l’ha fatto! -
-Françoise... -sospirò sconfortato dai suoi ragionamenti poco lucidi … - ti prego torna in te … e torna sui tuoi passi! -
-No! Se non impedissi questa ingiustizia, io non sarei più degna di Joe! E poi … - arrossendo, distolse lo sguardo dal fratello … - … dopo essermi concessa a Joe … non potrei mai essere di nessun altro uomo … neanche con la forza. -
-Mio Dio, sorella! Cosa hai fatto?! La tua virtù! - gridò attonito il giovane … -Come hai potuto fare una cosa simile? -
Rialzò la testa, sostenendo il suo sguardo di rimprovero ed affermò con innocenza dettata dalla giovinezza e dal suo cuore innamorato … -Noi ci amavamo! E presto saremmo diventati marito e moglie! … che male c’era a dormire insieme? Presto, lo avremmo fatto comunque! –
Jean, nonostante i dettami e i pregiudizi del tempo, non era un bigotto … inoltre, anche se le loro azioni erano state avventate e sconvenienti, sapeva che Joe aveva intenzioni serie nei confronti di Françoise perciò restò in silenzio, senza aggiungere altro …
-Mi dispiace Jean, ma … ormai ho deciso: riporterò in vita Joe a qualsiasi costo. -
-Le leggi dell’alchimia però parlano chiaro… se chiedi qualcosa, devi ridare qualcosa in cambio … -
-Lo so … - abbassò triste e colpevole lo sguardo … -…pagherò con la mia stessa vita … -
Anche se aveva già capito le sue intenzioni, sentirglielo dire fu straziante per il proprio cuore … -Joe non lo vorrebbe mai … perché lo fai? - chiese con le lacrime agli occhi …
-Perché … la nostra gente ha bisogno di lui … senza Joe, Skull distruggerà tutto … -
Il ragazzo restò in silenzio, cosciente che la sorella aveva ragione …
-Jean … cerca di capire … è necessario … io lo devo fare … non ci sono alternative … - inspirò per farsi coraggio e poi, aggiunse … - … ti prego … abbi cura di mamma e papà … -
Jean annuì, osservando affranto e pensieroso lo strano macchinario che presto gli avrebbe portato via l’amata sorella … -Da chi ti sei fatta aiutare in questa folle impresa? -
La ragazza, impreparata a quella domanda, si irrigidì e trattenne per un attimo il respiro …
-Parla pure e sii sincera … non li riterrò comunque responsabili … perché so fin troppo bene che quando ti metti qualcosa in testa non c’è modo di farti cambiare idea. -
Annuì e poi, gli confessò chi l’aveva aiutata … -Albert mi ha forgiato le parti di metallo che mi servivano … Geronimo ha tagliato le assi di legno … Pyunma, Seven e Chang mi hanno invece procurato i reagenti … -
Sospirò amareggiato … -Immaginavo che avresti chiesto aiuto ai vostri amici, ma non credevo che ti appoggiassero in questa follia! –
-Lo hanno fatto perché sanno quanto sia importante Joe per tutti noi … -
-Anche al prezzo della tua vita? -
-Jean … la mia vita non ha senso senza Joe e-
-Neanche la sua! - gridò arrabbiato, aggrappandosi alla sua ultima possibilità per farle cambiare idea … -Hai pensato a questo? Hai pensato al fatto che condannerai Joe ad una vita di dolore e solitudine?  - la guardò dritta negli occhi … -Sorella mia, mi vuoi veramente far credere che sei così egoista da voler invertire i ruoli? -
A quelle parole, la ragazza ebbe un forte sussulto al petto … effettivamente, quando aveva preso quella decisione, non aveva riflettuto sul fatto che i ruoli si sarebbero scambiati, ma … -Non sono egoista … lo faccio per lui … e poi, sono sicura che … troverà un’altra donna e … -
-… sarà felice? È questo che pensi? -chiese con scetticismo …
-Hai sempre detto che vuoi uomini riuscite a voltare pagina … indipendentemente da quanto avete amato, quindi … -
Jean ringhiò furioso … -No! Non è vero! Ti ho sempre detto solo un mucchio di bugie! - le si avvicinò, afferrandola con forza per le spalle … -Ti prego Françoise!  Non lo fare! Se non ti importa niente di me, di mamma e papà almeno fallo per Joe! Lui non sarà mai in grado di sopportare tanto dolore! La tua assenza lo farà diventare folle! E il tuo sacrificio diverrà vano! –
Françoise scosse la testa … -No! Joe ce la farà anche senza di me! È forte, lo conosco! Sarà in grado di affrontare la mia perdita! E poi, non è vero che non mi importa niente di te, mamma e papà! Io vi amo! Siete la mia famiglia, ma … - prese fiato … - … la vita di Joe è troppo importante! Anche per il vostro stesso bene! … mi dispiace … - e così dicendo, si liberò dalla presa del fratello e ritornò in silenzio a lavorare alla sua macchina …
Impotente e vinto, Jean non poté far altro che accettare la sua scelta … -Va bene sorellina … se è questo ciò che vuoi, seppur contrario, lo accetterò … però, prima di andartene … vai a salutare mamma e papà … -
-Certo, lo farò e … ti prego Jean … abbi cura del nostro figlioccio Ivan … -
Sospirò sconsolato … -Catherine sarà persa senza di te … per lei sei sempre stata più di un’amica...sei stata una sorella… il suo punto di riferimento … quella che l’aiutava quando era nei guai o stava male o quando qualcuno le dava fastidio …  -
-Lo so, ma adesso ha Philippe e il piccolo Ivan accanto a sé … non ha più bisogno della mia presenza né del mio aiuto … -
-Françoise … -sospirò il suo nome con grande dolore …
-Ti prego … cerca di capirmi, fratello mio … -
Seppur affranto, annuì …
-Grazie … ti voglio bene Jean … -
-Anche io sorellina mia … - concluse avvicinandosi a lei e abbracciandola forte per l’ultima volta …

 

Alcune ore dopo, quando ormai era notte fonda, Françoise completò la macchina e, come promesso a Jean, dopo sistemato tutto per il suo viaggio senza ritorno, andò a salutare i cari genitori …
Bussò alla porta della loro camera …
-Avanti. -
-Madre…padre…posso entrare? -chiese affacciandosi dalla porta …
-Ma certo bambina mia! - esordì la madre, felice di rivederla dopo quei due lunghi giorni in cui era stata chiusa in quella capanna, senza voler vedere nessuno… -Entra pure, tesoro! -
Vedendola esitare imbarazzata sulla soglia, il padre le sorrise con dolcezza e le fece cenno di avvicinarsi senza timore … -Non ti fare problemi piccola mia…io e tua madre eravamo ancora svegli a leggere … con la vecchiaia facciamo fatica ad addormentarci subito! -
La ragazza annuì e così, si avvicinò, accomodandosi sul bordo del loro letto …
Inspirò, cercando di farsi coraggio …
Nel giro di pochi giorni aveva dovuto dire troppi dolorosi addii e questo ennesimo, ai suoi amati genitori, non era certo meno triste e travagliato …
-Perdonate l’ora … - ripeté abbassando gli occhi… - … ma avevo bisogno di chiedervi … scusa … per avervi fatto preoccupare così tanto in questi ultimi giorni e … non solo … - si morse le labbra cercando di trattenere le lacrime …
-Oh, tesoro mio! Non ti preoccupare!  - disse la madre, prendendole una mano fra le sue e accarezzandogliela con affetto per rassicurarla … -Il tuo turbamento è normale e comprensibile … perdere la persona che ami è una delle cose peggiori che possano capitare, ma … vedrai, con il nostro aiuto, riuscirai ad affrontare questo tragico momento … -
Françoise annuì … -Grazie … -
-Non ci devi ringraziare tesoro mio… noi siamo i tuoi genitori … ti ameremo e ti sosterremo finché saremo vivi! – aggiunse il padre …
-Grazie di cuore … vi voglio bene … - disse protendendosi verso di loro e abbracciando prima l’una e poi l’altro … -Ora però, è meglio che vada … è veramente tardi e ... vi ho disturbato a sufficienza ... –
-Non ti preoccupare bambina mia! Tu e Jean non disturbate mai! –
Françoise piegò le labbra in un sorriso mesto di riconoscenza e poi, se ne andò …

 

Con il cuore in tumulto, la ragazza salì finalmente sulla propria macchina del tempo...
…ora devo solo metterla in funzione e …
-Françoise. –
La voce di Marina la fece sobbalzare …
-Marina! Che ci fai tu qui? – chiese con disapprovazione … -Se sei qui per fermarmi, è tutto-
-No. Non sono qui per fermarti. -la interruppe senza farla finire … -Sono qui solo per salutarti … - si avvicinò… -Nella prossima vita non avrai ricordo di me perciò … -
-Capisco … ma ci incontreremo di nuovo, vero? -
-Sì … -
-E … ci sarà anche lui? – chiese trepidante …
L’altra però restò in silenzio, senza rispondere …
-Scusa … non dovevo chiedertelo … - disse contrita… -Perdonami, ma … mi manca così tanto … - disse con voce tremante mentre alcune lacrime scendevano lungo le sue guance …
-Lo so … -
Annuì e con il dorso della mano tentò di asciugarsi il volto, nel vano tentativo di scuotersi … -Adesso però, è meglio che vada … -
-Va bene … buona fortuna Françoise… -
-Grazie … - e così, ferma nel suo intento, mise in moto il complicato meccanismo della macchina e si preparò al salto, ma …
… non accadde nulla: la cabina restò ferma dove era, senza neanche fare un piccolo rumore …
-No … non è possibile … - disse nervosamente, controllando subito sia i reagenti che gli ingranaggi … - È tutto a posto … allora perché non sta andando?!- entrò nel panico e sentì improvvisamente la sua vita sgretolarsi di nuovo … -No! Io devo salvare Joe! - in preda alla disperazione, iniziò a ricontrollare tutto da capo e a ripensare a tutti i calcoli fatti … -Ne sono sicura: è tutto a posto … i calcoli sono corretti … i reagenti sono a livello e gli ingranaggi sono tutti funzionanti … perché allora non funzioni? Maledizione!  … ti prego devi funzionare! - disse in lacrime … -Ti prego! Devo salvare Joe! – con la testa china, cadde vinta per terra in ginocchio, con le mani sui comandi della macchina … -Ti prego … ti prego … -
Mossa a pietà, comprendendo il motivo per cui la macchina non stava funzionando, Marina decise di intervenire in suo favore … -Françoise … -
-Marina … - dilaniata dal dolore, alzò disperata gli occhi verso di lei, senza sapere cosa fare …
-Nella prossima vita … vi ritroverete … e il vostro primo incontro avverrà su una spiaggia vicino all’oceano … -
Sentendo quelle parole, Françoise si riscosse subito e smise di piangere … contemporaneamente però, uno strano rumore di ingranaggi che si muovevano, iniziò a provenire dalla cabina … - … dici … davvero? … ci ritroveremo? … allora, forse … - sorrise debolmente, sentendosi di nuovo piena di speranza …
-Sì … vi ritroverete … stai tranquilla … -
-Grazie … - mormorò grata un attimo prima che la macchina del tempo si mettesse definitivamente in moto e sparisse con lei dentro …
Marina trattenne il respiro per un attimo e poi, finalmente, poté sospirare sollevata per il buon esito degli eventi … -Il timore di non riuscire a ritrovarsi nella prossima vita bloccava l’anima di Françoise qui e impediva alla macchina di funzionare …per questo è bastato rivelarle quel piccolo particolare per ridarle fiducia ed azionare il meccanismo e compiere così, il loro destino … -

 

Ai tempi nostri, su una spiaggia vicino all’oceano …

-Ti senti meglio oo9? – chiese il piccolo Ivan, osservandolo riscuotersi mentre 003 gli sorrideva e lo salutava a nome di tutti i cyborg della serie 00 … -Piacere di conoscerti 009! -
Ancora stordito dal test affrontato, li guardò con sospetto ... -009? –
-Esattamente. – rispose 001 … - D’ora in poi, sarà questo il tuo numero! Hai appena concluso il tuo esame di cyborg! E tu sei il più forte tra di noi, 009! –
-Ma chi è? …chi è che sta parlando? – chiese sconvolto, senza capire …
-Non mi vedi Joe Shimamura? …o meglio 009? Io sono Ivan Whisky, 001! –
-Ma … è il piccolo! – concluse esterrefatto, mettendosi sulle difensive …  -Che cosa volete da me? Io non ci capisco niente! –
A rispondergli però, non fu nessuno di quegli otto strani individui di fronte a lui, ma un’altra persona che li riscosse tutti … -009, io sono Kent! Ricercatore capo dell’Istituto Armi dello Spettro Nero! E questo… -proseguì indicando l’uomo accanto a sé …- … è il Dottor Isaac Gilmore! –
-Lo Spettro Nero? – chiese perplesso e confuso, comprendendo sempre meno di tutta quella assurda situazione … -E cosa sarebbe? –
Kent gli rispose prontamente … -La grande organizzazione segreta che si occupa di armi ultra potenti! -sorrise compiaciuto ed arrogante … - Siamo noi che vi abbiamo creato, cyborg! –
Alla sua affermazione, 008 esordì con decisione -Ma noi non saremo i vostri schiavi! –
-Sei pazzo?!- Kent si infuriò … -Come hai osato dire una cosa simile?!-
-Voi, siete pazzo! - intervenne 007 -Ci avete trasformato in cyborg a nostra insaputa! Ma noi abbiamo deciso di fuggire! –
Il ricercatore capo dell’organizzazione li guardò beffardo… -Dove pensate di andare? Non sfuggirete allo Spettro Nero! - l’uomo non fece in tempo a finire di parlare che 004 gli sparò ai piedi per intimorirlo mentre 008, con grande calma, gli rispondeva sicuro … -Ci riusciremo, Dottor Kent! -poi si rivolse a Gilmore… – Venite con noi, Dottor Gilmore! - quest’ultimo, prontamente, li raggiunse subito … -Non credo che lo lascerete morire … È il Dottore Gilmore che ci ha progettati! È un uomo importante per lo Spettro Nero! – e così dicendo, il Dottore e parte dei cyborg si allontanarono da lì … solo 009 e 003, con 001 in braccio, restarono indietro …
Françoise guardò il ragazzo e, inconsciamente, gli sorrise con insolita dolcezza … -009, che cosa hai deciso? Vieni con noi, vero? - gli chiese con sorprendente naturalezza e confidenza, come se si conoscessero da sempre … come se quello non fosse stato il loro primo incontro …
Seppur disorientato ed incerto, gli occhi di quella ragazza, limpidi e azzurri come il cielo d’estate, lo convinsero e 009 mormorò un debole … -Va bene … -
… e così, incoscienti delle loro vite precedenti, in un’altra epoca e in un altro posto, i due eterni innamorati si ritrovarono per l’ennesima volta e il loro destino si intrecciò di nuovo...

Non molto lontano da lì, una giovane donna dai lineamenti esotici, osservava con attenzione la scena sulla spiaggia, sorridendo e sussurrando tra sé e sé … -Ci rivedremo presto, miei due eterni innamorati … vi attenderò nella mia città di origine, a Bogotá! -

 

All’amore eterno che non conosce ostacoli!
 (Omaggio per il cinquantesimo anniversario
del capolavoro del Maestro Ishinomori.)

 

 

Nota: Storia facente parte della “Saga dei Viaggiatori” a cui appartengono, in ordine temporale, Noche Y De Dia, Go up!, Dance Again and You&I.

 

© 01/07/ 2017

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